Avviso

Foto: Saskia Rosendahl – Copyright © Trimafilm

Mein Ende. Dein Anfang

Regia: Mariko Minoguchi

Germania, 2019

Durata 111 min.

Il Film

“La relatività sostiene che il futuro e il passato hanno la stessa valenza per il presente”, afferma il fisico Aron in apertura. Eppure poco dopo, morirà in una rapina in banca tra le braccia della fidanzata Nora. Il film cercherà dunque di dimostrare la sua teoria di come tutto sia collegato, il passato con il futuro, in un appassionante dramma d’amore e di crimine.

Già in apertura, durante una sua lezione di fisica, Aron imposta il motto del film: “La relatività sostiene che il futuro e il passato hanno la stessa valenza per il presente(…) Questo porta alla legittima domanda del perché gli uomini si ricordino del proprio passato ma non del proprio futuro”. Nora, la sua ragazza, (attenzione: il palindromo dimostra che sono destinati l’uno all’altra) viene a prenderlo all’università, una breve chiacchierata con i suoceri e un attimo dopo Aron viene ucciso durante una tentata rapina in banca.

Da quel momento in poi, il film si sviluppa in ogni dimensione: perché Nora incontra Natan, la cui figlia soffre di una rara forma di tumore, e subito si capisce di come tutto sia collegato, sia al passato che al futuro. Il film non lo racconta in modo lineare, ma procede ugualmente in tutte le direzioni, dimostrando di saper essere tanto un dramma poliziesco pieno di suspense quanto una storia d’amore profondamente romantica: “Hai mai incontrato qualcuno che pensavi di conoscere da tutta la vita?”

“Non si può escludere che la regista di Monaco Mariko Minoguchi sia una megalomane, talmente sfrutta al massimo il suo film d’esordio, realizzato a basso costo. Nel cinema tedesco sono in pochi quelli che osano farlo, e di solito sono quelli sbagliati.

Il suo film è come una corsa sulle montagne russe, ma non è cinico. Perché vuole sedurre il pubblico, farlo essere presente, portarlo a vivere e condividere un momento e tutta l’intensità. Non vuole stupire, per il gusto di stupire. Non ci si sente più piccoli dopo questo film, bensì trasportati in un altro luogo(…)


L’equilibrio é fragile. È un filo sottile a tener insieme la sceneggiatura e le scene, mentre casualità e pathos si sostengono a vicenda. Il fatto che la regista non abbia frequentato una scuola di cinema, ma si sia avvicinata al suo esordio con molta esperienza, si intuisce forse dal fatto che la forza di questo film non si esaurisce mai.

Dove e quando

Lunedì 23 maggio 2022 – Ore 20:30
Planetario – Viale Santi Baldini 4 – Ravenna

Film in lingua originale con sottotitoli in italiano. Ingresso gratuito

In collaborazione con

Logo_Goethe_trasp