100 Dinge (100 Things)

Foto: Copyright Jens Koch 2018 Pantaleon Films Warner Bros

Nell´ambito della rassegna film “NATÜRLICH” del Goethe-Institut

Regia: Florian David Fitz
Germania 2018, 110 min.

Paul e Toni, migliori amici e colleghi di lavoro, sono a loro modo entrambi patiti di attrezzature tecniche, accessori e vestiti, tanto da potersi immaginare una vita senza così tanti oggetti di uso quotidiano. Tuttavia, poiché in questa speciale amicizia si tratta sempre di capire, chi dei due sia il più figo e il migliore, i due si sfidano per vedere chi riuscirà a stare più tempo senza beni materiali: senza stare troppo a pensarci, i due trasferiscono tutti i loro averi in un magazzino potendo per 100 giorni recuperare solo una cosa per volta. E così Paul e Toni si ritrovano improvvisamente per strada senza mobili e vestiti, a disquisire su questioni esistenziali alle quali non avevano mai pensato prima.

“100 Dinge” è soprattutto una cosa: una commedia ritmata dai dialoghi concitati. Da spettatori bisogna stare attenti a cogliere le finezze di una trama sorprendentemente varia, ispirata al documentario finlandese “My Stuff”. Florian David Fitz non solo interpreta uno dei ruoli principali, ma ha anche scritto la sceneggiatura e diretto il film. Ciò che contraddistingue il suo film è la passione per le grandi immagini cinematografiche, e anche in questo caso Schweighöfer e Fitz non rinunciano allo slapstick, quello stile di umorismo già presente nei loro film precedenti.

“Per voi era tutto più facile, non avevate niente ed eravate comunque felici”, afferma Paul parlando con sua nonna (Katharina Thalbach). È un pensiero fin troppo semplice, per un film che pone anche domande interessanti: perché continuiamo a comprare cose nuove, se da tempo viviamo nell’abbondanza? E quando tutte le cose non ci saranno più, cosa resterà di me?

Gio, 23 settembre 2021, alle ore 20.30
al Planetario di Ravenna

Ingresso gratuito.
Tutti i film in lingua originale (ted.) con sottotitoli in italiano.
Aperto a tutti gli interessati.

In collaborazione con il Goethe-Institut Rom